Donazioni di sangue, mai come oggi grave carenza di sangue di gruppo zero, positivo e negativo

È emergenza sangue in tutta la Italia. Una situazione che, soprattutto con l’inizio della stagione estiva, comincia a farsi preoccupante. Infatti, con la stagione estiva si verifica una maggiore necessità di sangue presso le strutture ospedaliere. È opportuno, dunque, incentivare specialmente in questo periodo la donazione di sangue. L’invito a tutti i cittadini, donatori abituali ma anche soprattutto a coloro che non hanno mai compiuto questo bellissimo gesto di altruismo ed umanità, a recarsi presso il centro trasfusionale dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta per donare il sangue, è assolutamente indispensabile. Viviamo una situazione di grave emergenza ed è necessaria da parte di tutti la massima partecipazione per far fronte ad una criticità che interessa in questa fase soprattutto i pazienti talassemici che come è noto necessitano di frequenti trasfusioni salvavita. Soltanto attraverso una forte azione di mobilitazione da parte dei cittadini casertani, che deve incrementarsi soprattutto nel periodo estivo, possiamo assicurare le cure necessarie ai talassemici e agli altri pazienti che necessitano del sangue (attività chirurgiche, patologie oncologiche e oncoematologiche, etc.). La raccolta, però, deve essere sufficiente e costante, non possono esserci periodi di carenza come quello drammatico che stiamo vivendo, in quanto per alcune patologie, come le malattie oncoematologiche (siamo nella Terra dei Fuochi, ndr.), il sangue dopo alcuni giorni perde le caratteristiche necessarie all’uso terapeutico. Quanto si sta verificando anche da noi è comune al resto d’Italia, che registra complessivamente una carenza di sangue durante il periodo estivo e raramente è in grado di mandarci sacche aggiuntive. Anche dalla Regione Campania è partita una richiesta in tal senso ed è necessario che ciascuno di noi si assuma le proprie responsabilità anche perché, prima o poi, tutti ne abbiamo bisogno e non vorremmo trovarci nell’impossibilità di non avere sangue a disposizione. “La carenza di sangue rende difficile l’esecuzione di interventi chirurgici o terapie a pazienti che necessitino di continue trasfusioni” – si legge in un comunicato diffuso dalla Regione Campania, per spiegare che “come si verifica anche in altre Regioni d’Italia, vi è grave carenza di sangue di gruppo zero, positivo e negativo. La carenza diffusa rende impossibile il ricorso alla compensazione inter-regionale”. Dunque anche la Campania è interessata da qualche giorno dalla medesima difficoltà. “Si invitano pertanto i Servizi Trasfusionali e le Associazioni di donatori di sangue” – recita la nota – “a garantire la massima mobilitazione nella chiamata dei donatori, specie per i gruppi interessati. Tutti i donatori sono invitati a contattare l’Associazione di appartenenza o il Servizio Trasfusionale di riferimento per effettuare una donazione”. In Europa, ogni persona sana, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, può diventare donatore di sangue, mentre altri requisiti sono richiesti per le donazioni di plasma e di piastrine. In Europa, i donatori di sangue in modo regolare rappresentano tra l’1 ed il 4% della popolazione adulta. Per motivi di sicurezza, non possono donare sangue i consumatori di droghe iniettabili, i portatori di infezioni trasmissibili (HIV, epatite C….). Ma il problema più grave è proprio legato all'indifferenza dei giovani d'oggi. Sono molto rari i casi di diciottenni che, appena raggiunta la maggiore età, si presentano ad un centro emo-trasfusionale per donare volontariamente parte del proprio sangue. Se lo fanno è solo perché è coinvolto un loro congiunto od un loro amico. Invece, la cultura della donazione dovrebbe essere insegnata già a scuola perché donare il sangue, molto spesso, fa la differenza fra vivere e morire.

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