La tecnica “Chimney technique” per le coronarie
Recentemente è stata utilizzata la tecnica “Chimney technique”, all'Ospedale di Cotignola Maria Cecilia di Ravenna, per riaprire una coronarie sinistra di un paziente di 76 anni. L'intervento ha avuto successo ed è valso alla specialista in cardiologia, Roberta Nerla, un premio di cardiologia molto importante, che premia ogni anno i migliori interventi cardiologici a Londra, organizzato dalla Eapci (branca interventistica della Società Europea di Cardiologia). La tecnica “Chimney technique” si è effettuata sul paziente di 76 anni, il quale era stato già sottoposto a una procedura percutanea con una protesi aortica Tavi-Valve su una valvola biologica deteriorata, inserendo due stent in modo parallelo alla valvola aortica, all'origine della coronaria sinistra, allo stesso modo di un camino (in inglese chminey) per preservare il flusso sanguigno all’interno del vaso e per garantire la buona ossigenazione miocardica per evitare conseguenze gravi come l’arresto cardiaco. Infatti è possibile che si possa verificare un occlusione delle coronarie, impedendo al sangue di trasportare la molecola di ossigeno al muscolo cardiaco, quando si va a posizionare una nuova protesi valvolare ma con tale tecnica si è risolta questa eventuale complicazione. Detta tecnica può essere utilizzata nel riparo delle arterie renali, delle arterie superiori mesenteriche, delle comuni carotidi e delle arterie toraciche o addominali. L'Ospedale Maria Cecilia di Ravenna è tra i primi Centri al mondo per interventi chirurgici con modalità di intervento delle protesi aortiche Taci: sono circa 100 le protesi valvolari impiantate nei pazienti ogni anno in tale struttura ospedaliera.