Terra dei Fuochi sulle Iene

E' andato in onda un reportage sulla Terra dei Fuochi sul programma televisivo “Le Iene” che ha indagato sulla drammatica situazione in cui vivono le provincie di Caserta e di Napoli dove oramai da molti anni il giro di affari criminale che fa  riversare in modo illegale i rifiuti tossici. Ha fatto vedere lo smaltimento di diversi rifiuti in diverse aree della nostra terra che avviene oggi con dei diversi mezzi come le Apicar o furgoni che portano dei sacchi di immondizia alla volta. Anche i continui roghi quotidiani dove bruciano scarti di materiale industriale come quelli delle industrie di pelletteria dove riversano molte polveri sottili in aria contaminando intere aree con sostanze nocive. In questo servizio televisivo la iena, Nadia Toffa, ha anche intervistato diversi coltivatori che hanno evidenziato il serio pericolo di coltivare frutta e verdura nei terreni inquinati e questo perché le istituzioni delle arre interessate non fermano i raccolti  nonostante ci siano dei rapporti di analisi dei terreni da parte dell’ARPAC che ha riportato la presenza di diversi metalli pesanti. Infatti secondo l’ARPAC nella Campania esiste un’area di tre milioni di metri quadrati con diverse sostanze nocive tra la cittadina di Regi Lagni, il quartiere Lo Uttaro di Caserta, la masseria del pozzo a Giugliano e il quartiere di Pianura a Napoli sarebbe compromessa da una elevata quantità di rifiuti tossici sotterrati, che addirittura potrebbero aver inquinato la falda acquifera, dove ancora senza essere bonificate.  Lo scorso il Corpo Forestale dello stato ha scoperto anche la più grande discarica d’Europa di sversamento di rifiuti clandestini nel Comune di Calvi Risorta (CE). Inoltre è stato intervistato il parroco di Caivano Don Maurizio Patriciello e il Dott. Angelo Ferrillo che da molti anni sono in prima linea nella lotta dei roghi tossici. Questo grido di aiuto di queste persone non è mai sentito in modo opportuno dalle nostre Istituzioni perché forse c’è un business economico… Purtroppo come già sapevamo anche molti camion contenenti rifiuti tossici sono anche provenuti anche dal Nord Italia e dall’Est Europa per riversare il loro carico di morte. Si è voluto anche ricordare il poliziotto, Roberto Mancini, che perse la vita a causa di un tumore al petto ossia un linfoma Hodgkin che lo ha colpito durante le indagini sui rifiuti inquinanti tossici che erano stati riversati nelle terre della Campania. La situazione non è cambiata i roghi tossici continuano ad esserci e le opere di bonifica non sono mai iniziate!

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