Il patto firmato sul cambiamento climatico

Il Presidente francese ha esultato pochi giorni fa con la seguente frase  “Oggi è un gran giorno” per aver sottoscritto un impegno concreto di rallentare i cambiamenti di questo clima pazzo alla XXI Conferenza delle Parti (COP21) sul cambiamento climatico che ha ospitato più di 190 leader dei paesi del mondo a Parigi a partire dal 30 novembre. Ad annunciare tale notizia è stato il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, in qualità di presidente della Cop21, seduto sul palco in mezzo al presidente, Francois Hollande, e al segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon, dichiarando che è  un accordo ambizioso ed bilanciato, che riflette le posizioni di tutte le parti presenti. Tale accordo prevede l’impegno alla stabilizzazione dell’incremento delle temperature medie globali sotto i 2 gradi ma cercando di rimanere entro i +1,5 gradi alla fine del secolo. Un altro chiaro aspetto quello di un percorso di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, il primo gas responsabile dell’innalzamento della temperatura terrestre, attraverso una revisione degli impegni nazionali volontari di riduzione delle emissioni di gas serra ogni 5 anni. Sono inoltre previsti degli aspetti finanziari con la mobilitazione di un minimo di 100 miliardi di dollari all’anno da qui al 2020 che i Paesi Industrializzati dovranno impegnarsi a versare verso i paesi in via di sviluppo. Quindi si tratta di un importante documento politico e diplomatico che fa auspicare una giusta direzione di marcia per evitare importanti conseguenze catastrofiche per il nostro pianeta.  Gli appassionati ambientalisti hanno  detto che l’accordo di Parigi lo ricorderemo in futuro molto probabilmente come un momento di passaggio storico sperando che ciò possa aiutare tale clima. Ora tocca solo passare dalle parole ai fatti e agli impegni contenuti nel testo approvato per trovare un applicazione reale e concreta ed sperando pure che gli interessi nazionali siano preservati al meglio nell’interesse comune mondiale. Concludo con la speranza che tale traguardo raggiunga l’arrivo più velocemente possibile.

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