Maestro d’opera e di esperienza

Presso l’auditorium della Biblioteca di Piedimonte Matese, alla presenza del Sindaco Avv. Vincenzo Cappello e del segretario di Confartigianato Imprese Caserta Luca Pietroluongo e di un folto pubblico, si è svolta la cerimonia di consegna del Titolo di Maestro d’opera e di esperienza a due validi artigiani dell’alto casertano Aniello Brisetti di Piedimonte Matese e Raffaele Di Leone di Alvignano che nello svolgimento delle loro professioni si sono distinti nel campo della meccanica. A premiare i  due maestri dell’alto casertano è stato il Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello che ha consegnato una particolare pergamena e un distintivo recante il simbolo della Confartigianato. Brisetti e Di leone da oggi saranno inseriti a pieno merito nell’albo nazionale di “Maestro d’opera e d’esperienza”, promosso da ANAP Confartigianato, Organizzazione che raccoglie centinaia di pensionati in Italia. L’albo è riservato agli artigiani pensionati iscritti ad A.N.A.P Confartigianato, che hanno svolto per più di 25 anni la propria attività, con “perizia, passione e correttezza professionale”. Maestro d’opera e d’esperienza, come ha ricordato il Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, oltre ad essere  un riconoscimento ufficiale è uno strumento per trasmettere i propri talenti alle giovani generazioni, in particolare ai neo-imprenditori artigiani. Il futuro, ha aggiunto il segretario   di Confartigianato,  richiede un modo diverso di fare impresa: un mix tra tradizione e innovazione non solo nei processi produttivi ma anche nella mentalità.  Questo riconoscimento, ha concluso il maestro Aniello Brisetti, per me che sono un umile lavoratore in pensione, è un onore e ne sono orgoglioso. Mi sento commosso e felice per l’onorificenza ricevuta per la quale esprimo gratitudine e riconoscenza in quanto mi rende il nonno pensionato più felice d’Italia. Questo titolo, simbolo del lavoro che durante tutti questi anni ho svolto con tanto amore, la voglio dedicare a tutti i giovani nella speranza che anche loro possano trovare una giusta collocazione nel mondo del lavoro per un futuro migliore, ma soprattutto lo dedico al mio adorato nipote Aniello.

 

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