Per non dimenticare: la strage di Monte Carmignano

Il 13 ottobre a Caiazzo c’è aura di lutto. È un giorno per ricordare la crudeltà della guerra, le barbarie umane, le atrocità del mondo. Non si può e non si deve dimenticare, infatti, l’eccidio compiuto dai nazisti a Monte Carmignano 71 anni or sono. Quell’evento portò alla morte di ventidue civili: quattro uomini, sette donne e undici bambini. La loro unica colpa fu quella di trovarsi al momento sbagliato nel luogo sbagliato. Erano a casa, si accingevano a prepararsi per la notte quando arrivano alcuni soldati tedeschi e li accusano di aver aiutato il nemico. Poche battute pronunciate nel vano tentativo di difendersi e saranno tutti trucidati.
Ieri mattina è stata apposta una corona di fiori sulla lapide dedicata alle vittime presso il cimitero di Caiazzo. Dopodiché presso la Scuola Media Statale “A. A. Caiatino” si è tenuto il Premio Monte Carmignano e nel pomeriggio si è svolta la Marcia della Pace nel luogo dell’eccidio. Quest’anno si commemora anche il ventennale del processo a carico del boia e tenente delle SS Emden, instaurato da Paolo Albano, allora Sostituto Procuratore della Repubblica. Sfortunatamente la pena non è stata mai eseguita perché il Governo tedesco ritenne caduto in prescrizione il reato per cui il soldato nazista era stato condannato.

 

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