Oscura immensità
Tratto dall’omonimo romanzo di Massimo Carlotto, è in scena nei principali teatri italiani “Oscura immensità”, uno spettacolo diretto da Alessandro Gassmann.
I protagonisti sono Raffaello Baggiato (Claudio Casadio), un uomo condannato all’ergastolo per aver ucciso, durante una rapina, una donna ed un bambino di otto anni; e Silvano Contin (Giulio Scarpati), marito e padre delle vittime.
Dopo quindici anni dalla tragedia, Contin riceve una lettera dall’avvocato di Baggiato nella quale gli viene chiesto di firmare per far concedere la grazia all’assassino che, malato di tumore, vorrebbe trascorrere gli ultimi mesi di vita a casa. Da qui si apre l’argomento principale: può un uomo a cui sono stati uccisi moglie e figlio e che da quindici anni vive isolato con il proprio dolore, perdonare l’uomo che ha causato tutto ciò? E quest’ultimo è davvero pentito o finge soltanto per evitare di morire in carcere?
Quante volte al telegiornale sentiamo storie del genere e ci chiediamo se davvero noi riuscissimo mai a perdonare gli assassini di una persona a noi cara? Contin si chiede se debba essere lo Stato a perdonare o lui e, in questo caso, potrebbe davvero esserne capace dopo che da quel terribile giorno la sua vita è stata avvolta dall’oscura immensità della morte?
Alessandro Gassmann porta in scena uno spettacolo che affronta i temi del perdono, della giustizia, delle pene, della rieducazione, offrendo agli spettatori una profonda riflessione ed un coinvolgimento dovuto soprattutto alle straordinarie interpretazioni di Scarpati e Casadio. Gassmann ha definito questo spettacolo “uno stimolo a riflettere sul lato tragico dell’esistenza, sui rapporti fra gli uomini e su quegli avvenimenti che a volte possono segnare la loro vita in modo irreversibile”
Un argomento troppo delicato per riuscire ad esprimere un giudizio a meno che non si è coinvolti direttamente. Una bellissima rappresentazione di un’opera intensa, drammatica e difficile! Voto 8,5!
Stampa questo post
