Vicenda Ecocar, quanti impiegati servono veramente alla ditta?
“Il giorno di sciopero proclamato dagli addetti al servizio raccolta rifiuti della Ecocar ha messo a nudo, se serviva, la fragilità di questa città rispetto all’onnipresente questione rifiuti e non solo”. È Quanto Ha Affermato Pasquale Costagliola, Presidente dell’associazione ambientalista “Terra Nostra”. “Una vertenza sorta per la mancata corresponsione di stipendio al personale è una vicenda paradossale non solo per l’esito in se ma per tutto il retroterra che fa da antefatto alla questione” – ha aggiunto – “La società raccolta rifiuti di Caserta è per usare una metafora, un mostro con gambe gracilissime e corpo gigantesco. Su circa 180 dipendenti più del 50% sono impiegati di “concetto” o addirittura dirigenti mentre gli addetti al lavoro “vero”sono pochi, costretti a volte a turni complessi e faticosi. Quanti impiegati servono all’Ecocar ? Soprattutto che mansioni svolgono e di che stipendi usufruiscono questi dirigenti senza concorso e a volte senza licenza elementare? Tutto questo complesso e barocco sistema burocratico è sulle spalle del contribuente casertano che paga un tributo esosissimo per la raccolta rifiuti” – ha sottolineato l’esponente ambientalista – “Senza considerare la questione delle quote di raccolta differenziata che certamente non sono quelle esposte nei database ufficiali ma rappresentano piuttosto un complesso “arrangiamento” che è prodotto dalle società che hanno a loro volta l’appalto per il ricevimento e selezione dei rifiuti. A tanti anni dalle crisi devastanti dei rifiuti, salvo alcune boutade su impianti e scenografie su soluzioni miracolistiche, non sembra che sia cambiato molto a Caserta sotto lo sguardo assente di una opposizione che si perde nei dettagli mentre nessuno sorveglia veramente le procedure di raccolta e conferimento dei rifiuti, nessuno esamina” – ha concluco Costagliola – “i conti salati e l’efficacia del sistema delle società come Ecocar”.
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