Cerrito (Amici de L’Altra Italia) incontra il Presidente della Provincia Zinzi

Baia Domizia – Nel corso dell'incontro avvenuto nella giornata di martedì (21/02/2012) Cerrito in un confronto di grande chiarezza e trasparenza ha chiesto al Presidente Zinzi la sua presenza al tavolo prefettizio che dovrà essere indetto dal nuovo Prefetto di Caserta Dott.ssa Carmela Pagano alla quale Cerrito ha già fatto richiesta formale con la convinta adesione del Presidente Zinzi. Nella sua esposizione dei fatti Cerrito ha stigmatizzato la improrogabile e urgente necessità che Baia Domizia abbia risposte concrete a partire dal mare unitamente a tutta una serie di disagi che vive e non da oggi. "Non a caso – ha soggiunto Cerrito – Baia vuole e deve rinascere! Per far questo necessita della vicinanza del Presidente Zinzi ma anche delle varie espressioni istituzionali locali, regionali e nazionali che sono riuscito a coinvolgere. Esiste il Progetto "Turismo: tesoro della nostra terra", condiviso e sottoscritto formalmente con due documenti di intesa da parte di Parlamentari nazionali, Presidenti di Provincia, Consiglieri Regionali e Sindaci del territorio, ci sono gli esperti e anche chi eventualmente darebbe una disponibilità in fase di realizzazione dello stesso". "Ormai siamo allo stremo, il territorio è allo stremo, rivendichiamo con piena legittimità che ci venga ridato ciò che avevamo e non abbiamo!", continua Cerrito. Il Presidente dell'Associazione "Amici de L'Altra Italia", nel chiedere formalmente al Prefetto di Caserta che venga indetto un nuovo tavolo di incontro, ha interessato al tempo stesso la Presidenza della Repubblica perché intervenga a difesa di diritti soggettivi e costituzionali, di gente che ha lavorato e lottato per raggiungere determinati traguardi, stroncati, poi, da tutta una serie di vicissitudini dolorose vissute sulla propria pelle, a causa di eventi avvenuti in altre realtà e traslati nei nostri territori cioè Baia Domizia, Baia Azzurra, Baia Felice e Villaggio Le Perle.; trattasi delle ben note trasmigrazioni forzate del post-sisma di Napoli, del bradisismo di Pozzuoli, del disastro Agip di Napoli e del frullone di Napoli del 1994 che hanno determinato lentamente e progressivamente nel tempo la distruzione di un tessuto economico fiorente mettendo in fuga la bella gente che arrivava in Baia da tutto il mondo. "Baia Domizia – conclude Cerrito – ha tutte le potenzialità in quanto a bellezze paesaggistiche e storico – culturali nonché una grande filiera enogastronomica a partire dal nostro oro bianco: la mozzarella. Chiediamo uno scatto di amore, di orgoglio e di rispetto per la nostra terra e la nostra gente; dopo tante sofferenze, senza voler fare vittimismo, è ora di risorgere! Ognuno si impegni perché ciò avvenga!".

 

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