Insieme per non dimenticare

Come ogni anno nelle scuole cittadine presenti sul territorio di San Nicola La Strada si terranno manifestazioni per commemorare la “Giornata della Memoria”, che una legge dello stabilisce di celebrare proprio il 27 gennaio, giorno della liberazione del campo di Auschwitz nel 1945. Lo storico polacco Albert NIRENSTAY ebbe a dire, a proposito delle motivazioni che impongono agli essere umani di non dimenticare: “È necessario non dimenticare la storia perché una società che perde il filo della memoria perde anche la coscienza di se stessa e si espone a ripetere tragici errori”. Molto più direttamente io affermo che “Una società che non ha memoria, non ha alcun futuro”. E proprio la memoria sarà oggi al centro delle manifestazione scolastiche. Infatti, gli studenti, coadiuvato da tutto il corpo docente, approfondiranno il tema della shoà’h, con documenti, testimonianze di ex deportati, cronache, riflessioni personali, diapositive. Come conseguenza delle idee ultra nazionaliste, diretta conseguenza della sconfitta subita nella prima guerra mondiale, proclamate da Hitler nel “Mein Kampf” (1925), il regime nazista adottò sin dall’inizio misure di discriminazione nei confronti degli ebrei, degli omosessuali, degli zingari, dei malati di mente, degli oppositori del regime, insomma di chiunque, secondo loro, non appartenesse alla cosiddetta “Razza Ariana”. Questo abominio ideologico, si tramutò ben presto in un genocidio di massa, al quale partecipò anche il fascismo, con il colpevole mutismo di casa Savoia che non ebbe il coraggio di affrontare la sua sorte e ci consegnò, invece, l’8 settembre 1943, la guerra civile, italiani contro italiani. La Preside Rosanna Bernardo tiene particolarmente al momento del ricordo e gli alunni si sono preparati alla Giornata della Memoria anche con un elaborato. In un messaggio molto toccante, che uno degli alunni ha scritto negli anni scorsi, disse: Noi, oggi, con la nostra partecipazione alla “Giornata della Memoria”, vogliamo ricordare con Primo Levi tutte le vittime dell’olocausto, perché esse non muoiano una seconda volta a causa della nostra indifferenza e vogliamo chiudere le nostre riflessioni con l’espressione di Papa Giovanni Paolo II: MAI PIU’.

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