Il dr. Gianvito Morretta, denuncia…

L’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Salerno, presieduta dal dottor  Gianvito Morretta, denuncia la modifica normativa introdotta dalla finanziaria 2007 che ha causato  l’indebolimento del sistema dei controlli negli enti locali e l’enorme svalutazione del ruolo dei revisori contabili.

La legge finanziaria 2007, unico articolo, comma 732, modificando l'articolo 234 del decreto legislativo 267/2000 (Testo Unico Enti Locali), ha elevato la soglia per la nomina del collegio dei revisori da 5.000 a 15.000 abitanti: al di sotto di tale soglia viene nominato il revisore unico. La legge è entrata in vigore dal primo gennaio di quest’anno  e fin dall’inizio la sua interpretazione ha dato adito a non poche problematiche in relazione ai revisori unici nei comuni al di sotto dei 15.000 abitanti nominati precedentemente all’entrata in vigore della legge finanziaria. Solo lo scorso 8 marzo è stata emanata una circolare dal Ministero dell'Interno che prevede che gli stessi revisori debbono continuare a rimanere in carica e che l’ente debba provvedere alla nomina del revisore unico solo alla scadenza naturale del loro mandato.

“Quanto evidenziato – dichiara il presidente dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Salerno, Gianvito Morretta – è in netta contrapposizione con l'evoluzione normativa dei controlli negli enti locali degli ultimi anni, nel corso dei quali si è assistito ad un aumento iperbolico dell'attività di controllo e soprattutto ad un aggravarsi delle responsabilità dei revisori dei conti. Infatti, oltre alle tradizionali funzioni di controllo e collaborazione già previste dal TUEL, negli ultimi anni il collegio dei revisori è stato incaricato di numerosi altri adempimenti, tra cui, la relazione alla Corte dei Conti sul bilancio di previsione, la relazione alla Corte dei Conti sul rendiconto, l'obbligo di comunicare alla Corte dei Conti il documento conoscitivo sulle partecipazioni detenute nelle società di capitali ed in altri enti pubblici, l'obbligo di comunicare alla Corte dei Conti gli incarichi di consulenza, di studio e ricerca, nonché le spese per convegni e pubbliche relazioni, la verifica del rispetto del limite di spesa del personale, le verifiche relative all’affidamento di incarichi di consulenza o collaborazione. La Corte dei Conti – continua Morretta – ha individuato nei Revisori Contabili degli enti locali gli unici interlocutori privilegiati e professionali e con essi ha voluto impostare un rapporto di strettissima collaborazione. L’obiettivo è quello di mantenere sotto controllo i conti pubblici, con particolare attenzione al Patto di Stabilità Interno e alle norme di contenimento della spesa del personale. Per quanto espresso – conclude il presidente Gianvito Morretta – l’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Salerno, ritenendo necessaria una rettifica urgente dei criteri recentemente introdotti in materia di obbligo di nomina del collegio dei revisori negli enti locali, propone l’abbassamento del limite al di sopra del quale sussiste l’obbligo di nomina del collegio a 5.000 abitanti, prevedendo inoltre che, per tutti i motivi sopra evidenziati relativi ai maggiori controlli richiesti e soprattutto al nuovo ruolo di garanzia svolto dai revisori, i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti possano autonomamente decidere, modificando il proprio statuto, se nominare il collegio o il revisore unico, demandando così all’organo consiliare la valutazione a seconda delle peculiari esigenze e difficoltà, l’aggiornamento e la rimodulazione dei compensi previsti, che a tutt’oggi non tengono conto dei maggiori adempimenti e soprattutto delle più ampie responsabilità del collegio, l’introduzione dell’obbligo, in capo ai comuni, di informare gli ordini professionali del proprio territorio, in modo che questi ultimi possano divulgare agli iscritti le notizie relative ad eventuali bandi per il rinnovo dei collegi, garantendo così a tutti i professionisti interessati la possibilità di proporre la propria candidatura.

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