Per “non peccare più” si è amputato il pene

Salamanca (Bolivia) – Nelle decadenti società occidentali la tentazione ed il peccato sono sempre dietro l’angolo. Un giovane trentenne di Salamanca ha pensato di trovare una soluzione definitiva e dare, è proprio il caso di dirlo, un taglio netto ad una vita di perdizione: il ragazzo ha afferrato un oggetto tagliente e si è amputato il pene, gettandolo poi nel water. L’uomo è ora ricoverato nell’ospedale cittadino, dove pare sia fuori pericolo. Secondo quanto riportato dai giornali locali, il motivo dell’insano gesto sarebbe appunto stato il desiderio del giovane di “non peccare più”.
In Iraq è stato fissato il prezzo di un uomo. È stato deciso che, per ogni persona risultata morta a causa dei bombardamenti, degli attentati e della guerra di questi anni, alla famiglia sarà dato un risarcimento di cento dollari. Viene da chiedersi, ora, se il prezzo è uguale ovunque. Per sapere quanto costa un uomo o una donna da noi, il riferimento sono le cause civili di risarcimento danni, a causa di morte provocata. Andando ad esaminare la giurisprudenza in materia, si scopre che il costo viene valutato non in base al valore a priori di ogni individuo, ma per quello che poteva produrre e non ha più potuto. In sostanza, si fa una previsione di quanti soldi, dal giorno della morte procurata fino al giorno medio della morte naturale, quella persona avrebbe potuto guadagnare, fra stipendi, pensioni, affari, e dare alla sua famiglia. Da tutto ciò vengono fuori due scoperte. La prima è che, in media, la vita di un italiano vale quanto quella di trecento iracheni. E il discorso si può ripetere con le altre nazioni: ci vogliono centinaia, ad esempio, di livoriani o di congolesi, per avere in cambio un occidentale. La seconda è che il costo di ognuno di noi è determinato dalla nostra età, dal nostro stato di salute, ma soprattutto dalla capacità che abbiamo mostrato negli anni di produrre denaro. Immerso in questi pensieri, mi sono avviato a fare una passeggiata. Mi sono soffermato a guardare un vestito, bello ma dal prezzo esorbitante: 640 euro. Sono scappato via terrorizzato. Mi inseguiva questo pensiero: e se gli avvocati dovessero decidere che io valgo meno di 640 euro? E se, ad esempio, io finissi bruciato in un incendio doloso, ai miei familiari riconoscerebbero solo la mia valutazione come persona nuda, o il vestito lo rimborserebbero a parte?

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