Un’idea geniale: fare della Rotonda una sorta di Central Park newyorchese

La Rotonda di San Nicola come Central Park a Manhattan. Un’oasi di

100.000 metri quadrati a disposizione dei cittadini è, certamente, la soluzione più efficiente e meno dispendiosa per unificare i due emicicli della Rotonda, lasciando ai ricordi il pericoloso “taglio” costituito dal Viale Carlo III. Il tutto, rigorosamente, senza “interramenti” né svariati milioni da spendere. L’idea, indubbiamente geniale, è stata partorita dalla brillante mente della dottoressa in Belle Arti Alessia D’Auria di San Nicola La Strada,che ha intenzione di presentarla alla Sovrintendenza ai Beni Artistici, nonché alle amministrazioni comunali di San Nicola la Strada e Caserta per essere inserita nel prezioso elenco dei suggerimenti da sfruttare per la rivisitazione della “filosofia urbanistica” riguardante la riqualificazione di Viale Carlo III e Rotonda sannicolese. “Il progetto di un megaparco lungo l’asse di conurbazione esterna San Nicola – Caserta consiste”  – ha spiegato D’Auria –  “nella realizzazione di una struttura che segua le orme del Central Park newyorkese, dato che ne imiterebbe la forma rettangolare e l’idea di spazio libero nel cuore di una zona densamente abitata”. I 100.000 metri quadrati di parco pubblico verrebbero realizzati, secondo l’idea della progettista, chiudendo la ex Statale 87 (viale Carlo III) dall’inizio della Rotonda fino al muro dietro il quale c’è la stazione di Caserta. In questo modo, la Rotonda di San Nicola la Strada non sarebbe più spezzata letteralmente in due e diverrebbe parte integrante di un unico parco che prosegue dritto senza interruzioni per due chilometri e mezzo. “Il traffico” – prosegue la D’Auria – “sarebbe deviato sui galoppatoi laterali dello “Stradone” in direzione Caserta sull’emiciclo est della Rotonda per le auto provenienti da Napoli e sul galoppatoio ovest in direzione Napoli per quelle provenienti da Caserta che andranno ad immettersi poi sulla ex SS 87”. L’idea della giovanissima progettista  non è un’idea impossibile, ma andrebbe approfondita.

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