Lo Uttaro, cittadini lasciati soli in balia dei rifiuti

La conurbazione casertana (Caserta-San Nicola-Maddaloni-San

Marco, circa 200.000 cittadini) da anni è sotto l’impatto dei rifiuti, delle polveri sottili di cave e cementifici, con grave danno per la salute dei cittadini. Oggi a tutto questo s’aggiunge la prospettiva derivante dalla costruzione di una nuova megadiscarica nella zona Lo Uttaro. In questo luogo, reso oramai malsano dallo sversamento di ogni sorta di rifiuti, si sta approntando un deposito di 450.000 metri cubi di immondizia, estensibili in caso di necessità. In base ad un accordo stilato tra provincia e comune di Caserta con il commissario Bertolaso sarà possibile depositare nella prossima periferia di San Nicola La Strada,  i residui delle attività dei CDR, le ecoballe, i rifiuti urbani, quelli speciali, l’immondizia della provincia,  quella di Napoli  e chi ne ha più ne metta.  Così l’intera conurbazione casertana sarà inondata dai miasmi e dalle nebbie emesse dai rifiuti. La  ex Saint Gobain ed il suo centro direzionale saranno a contatto quasi diretto con le montagne di ecoballe con buona pace del policlinico, del campus universitario, dell’hotel e degli uffici sorti nel centro direzionale. Caserta sta abbandonando tutte le sue prospettive di sviluppo e di vivibilità per piombare in un incubo di immondizia nel silenzio generale della politica che non vuol far sapere a Caserta che cosa le aspetta. Il protocollo della munnezza non darà scampo ad una conurbazione di circa 200.000 abitanti che sta diventando il quadrilatero delle malattie tumorali e che presenta un inquinamento insostenibile. Tutto questo senza una prospettiva di soluzione, senza un sistema di smaltimento dei rifiuti, senza contratti con i consorzi che dovrebbero acquisire il materiale da riciclare. San Nicola, così come gli altri comuni viciniori, non può restare all’oscuro di quanto si prospetta per il suo futuro.

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