- Dea Notizie - http://www.deanotizie.it/news -

Deceduto anche il marito di Matilde Panebianco.

L’incidente avvenuto nel primo pomeriggio di mercoledì scorso, al 197esimo km. della strada statale Appia che aveva provocata la morte della67enne Matilde Panebianco, originaria di Napoli ma da molti anni residente a Capua, causò anche il ferimento del marito, Francesco Vespasiano, 77 anni di Capua. Quest’ultimo, appena seppe della morte dell’adorata moglie, fu colpito da infarto ed immediatamente trasportato presso l’ospedale Cardarelli di Napoli. I medici del pronto soccorso del nosocomio napoletano si adoperarono, come sempre, per cercare di strappare alla morte il Vespasiano. Operazione non riuscita, per cui il Vespasiano è deceduto perché non è riuscito a sopravvivere alla notizia della morte della moglie. Una unione quella della Panebianco e del Vespasiano che, per un’intera vita, non ha mai avuto un solo attimo di tentennamento, tale era l’amore che li legava. L’intera famiglia Vespasiano di Capua è distrutta perché mai i componenti avrebbero pensato ad un destino tanto atroce come la perdita dei genitori in ventiquattro ore. Il dovere di cronista ci impone di continuare l’informazione per cui diciamo che, questa mattina, alle ore 09,30, presso l’istituto di medicina legale di Caserta, è previsto l’esame autoptico sul cadavere di Matilde Panebianco deceduta nell’incidente stradale avvenuto lungo la strada statale Appia nel primo pomeriggio di mercoledì scorso. Erano all'incirca le quindici e trenta quando due coniugi, che viaggiavano a bordo di una Ford Fiesta, sono andati a sbattere contro un platano sul ciglio della strada.
Da primi rilievi risultò che il conducente aveva perso il controllo della vettura non riuscendo ad evitare il violento impatto con l'albero, nonostante la velocità non fosse sostenuta.
Un incidente che ha provocato due morti cancellando una famiglia. I carabinieri della caserma di Vitulazio, diretti dal maresciallo Angelo Salzillo, si stanno adoperando per far sì che detta famiglia non abbia ulteriori preoccupazioni oltre quelle irrimediabilmente ricevute.

Condividi questo articolo qui:
[1]