La posizione della Margherita sul piano provinciale dei rifiuti

“In merito all’accordo raggiunto dall’Amministrazione provinciale, della quale faccio ovviamente parte, ci tengo a precisare che la mia posizione non è mai cambiata di una virgola, tranne che agli occhi di chi, evidentemente, fa della malafede uno stile di vita”. Ad affermarlo è Lucia Esposito, assessore provinciale e capogruppo della Margherita al comune di San Nicola La Strada. Attaccati da più parti (non solo da parte dei media, che non fanno della malafede il loro stile), la Margherita precisa la propria posizione in merito. “In tutte le riunioni pubbliche alle quali ho puntualmente partecipato” – ha affermato l’esponente della Margherita – “senza nascondermi dietro impegni “precedentemente assunti”, ho esposto e ribadito, con la massima chiarezza, il mio punto di vista evitando tentazioni demagogiche che, a mio avviso, non portano a nulla. L’accordo, sottoscritto dalla Provincia, rappresenta il primo concreto passo dopo anni per cercare di superare il commissariamento ed il primo coraggioso tentativo di assumersi delle responsabilità. La provincia” – ha proseguito – “infatti, risponderà del proprio operato assumendosi la responsabilità di operare in una situazione certamente non facile. C’è però un passaggio che andava fatto e ne stiamo discutendo in questi giorni con lo stesso presidente De Franciscis: un tavolo aperto con le popolazioni residenti a ridosso dell’area che contiene il nuovo sito individuato. Una posizione” – sottolinea l’assessore – “espressa nelle corso delle riunioni di giunta, nel corso degli incontri pubblici che si sono avuti fino ad oggi e che ribadiamo oggi. Sono però contro alla demagogia e ritengo che un contatto con le istituzioni diretto possa essere, in questa fase, la cosa più produttiva da fare. Il nostro obiettivo” – conclude – “è quello di portare i cittadini a seguire da vicino il processo in corso dando loro la possibilità di avanzare proposte concrete e, possibilmente, di essere ascoltati. Non ci sembra poco, specialmente se si considera che dalle nostre parti, fino ad oggi, tutto è quasi sempre passato sulle loro teste”.

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