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Suicida bidello a riposo.

Penzolante dal soffitto del garage con un cappio stretto al collo e indosso l?abito migliore. Cos? ha trovato il corpo ormai esanime del sessantasettenne Giuseppe Mirto, ex bidello della vicina scuola di Cameralunga, la moglie Carmela che all?alba di ieri, risvegliandosi, si era preoccupata di non vederlo al suo fianco. Una scena raccapricciante, tal quale s?? presentata anche ai Carabinieri comandati dal Maresciallo Asups Giuseppe Oliva, precipitatisi al civico tre di via Cerretelle, lungo la provinciale per il Matese, non appena la donna ? riuscita a farfugliare qualche parola comprensibile dopo l?immaginabile sgomento con cui, attraverso il telefono, invocava soccorsi, nella vana speranza che l?uomo fosse ancora vivo. Purtroppo, per? , liberato il corpo del suicida, gli Uomini della Benemerita non potevano fare altro che comunicare al magistrato di turno l?evidente decesso per soffocamento e, su autorizzazione dello stesso giudice, disporre il trasferimento della salma presso il gabinetto di medicina legale del presidio ospedaliero di Caserta dove nella mattinata di mercoled? dovrebbe essere effettuato l?esame autoptico o, addirittura, una semplice visita esterna. Secondo attendibile fonte, infatti, la prova inconfutabile del suicidio, peraltro meditato e studiato nei minimi particolari, era contenuta in una lettera autografa e sottoscritta che gli stessi inquirenti avrebbero trovato in un tasca del migliore abito, indossato dall?uomo con incredibile freddezza dopo essersi rasato, profumato ed incravattato, come se avesse dovuto recarsi ad una festa. L?uomo, quindi, avrebbe spiegato i motivi che l?avevano spinto all?estremo, insano gesto, chiedendo perdono ai suoi; i particolari, di cui pure si vocifera sommessamente, ? opportuno che restino circoscritti all?ambito familiare, almeno per quanto ci riguarda. Fatto sta che, dopo una vita dedicata al lavoro: prima all?estero, poi quale autista in un impresa edile ed infine come ausiliario presso le scuole elementari, ora che avrebbe potuto godersi la meritata pensione insieme alla moglie ed ai tre figli, Giuseppe Mirto ha deciso di farla finita proprio nel periodo in cui, fino a qualche anno fa, la sua fantasia esprimeva il meglio, realizzando presepi stupendi per i ?suoi? ragazzi della scuola elementare e materna di Cameralunga, amata al punto da aver realizzato un plastico in scala che la riproduce nei minimi particolari. Quella scuola, quell?ambiente, quel passatempo che forse gli mancavano troppo?

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