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Assegni postali: i pi? sicuri ed i pi? convenienti

L?ufficio postale di Bellona da sempre ? ritenuto, giustamente, uno dei migliori d?Italia per la sua funzionalit?. Ci? ha convinto gli utenti a diventare correntisti postali. Purtroppo molte persone non si decidono ad accettare gli assegni postali con la scusa che gli stessi non sono protestabili. Niente di pi? falso ? stato mai messo in giro poich? gli assegni postali, non solo sono protestabili, ma questa operazione non viene gravata delle spese notarili che si aggirano intorno ai settanta euro. Tutto ci? ? stato stabilito da un decreto legislativo che recita: ?In caso di pagamento dell?assegno emesso senza provvista dopo la scadenza del termine di presentazione, non si applicano le previste sanzioni amministrative se il traente, entro sessanta giorni dalla data di scadenza del termine di presentazione del titolo, effettua il pagamento dell?assegno, degli interessi, della penale e delle eventuali spese per il protesto o per la contestazione equivalente. Il pagamento pu? essere effettuato nelle mani del portatore del titolo o presso lo stabilimento trattario mediante deposito vincolato al portatore del titolo, ovvero presso il pubblico ufficiale che ha levato il protesto o ha effettuato la contestazione equivalente. La prova dell?avvenuto pagamento deve essere fornita dal traente allo stabilimento trattario o, in caso di levata del protesto o di rilascio della contestazione equivalente, al pubblico ufficiale tenuto alla presentazione del rapporto mediante quietanza del portatore con firma autenticata ovvero, in caso di pagamento a mezzo di deposito vincolato, mediante attestazione della banca comprovante il versamento dell?importo dovuto. Quando l?assegno non viene pagato, le banche si rivolgono al notaio per il protesto che, per ogni atto chiedono i settanta euro su indicati, mentre l?Ente Poste fa emettere dal Direttore dell?ufficio un verbale di contestazione. Detto verbale ? un documento equivalente al protesto ma viene stilato senza spese aggiuntive. Sia il protesto, che il verbale di contestazione, vengono trasmessi al Giudice di Pace che provvede per all?intimazione con trenta giorni di tempo. In caso di insolvenza, dopo l?intimazione, si passa all?ingiunzione per altri trenta giorni di tempo e, se neanche in questo caso avviene il pagamento, si procede al pignoramento. Dunque sia gli assegni bancari che postali seguono lo stesso percorso con la differenza, a vantaggio del correntista postale, di non pagare l?onorario al notaio.

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