Il Tribunale Amministrativo Regionale condanna il Comune

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, con sede a Napoli da torto al Comune di Pastorano, in riguardo alla scelta effettuata dall?Amministrazione comunale che era in carica nel 2001, in merito alla graduatoria finale del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di 2 posti di agente di Polizia Municipale. La decisione ? stata presa dalla quanta sezione interna del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, presieduta dal magistrato Carlo d?Alessandro, composta dal giudice Ugo De Maio e dal Giudice Relatore Michelangelo Francavilla. A ricorrere al Tribunale era stata Maria Vendemmia, difesa dall?avvocato Vincenzo Natale, che impugno la decisione della giunta comunale d?allora, di cui ? primo cittadino, il professor Arcangelo Cuccato, in virt? dell?assunzione del secondo classificato al concorso, deducendone l?illegittimit? in relazione ai vizi di violazione e falsa applicazione. Il tutto a causa dell?insufficienza dei requisiti. A costituirsi contro il ricorso della Vendemmia, sia il Comune di Pastorano ed il controinteressato Carlo Di Bernardo, difeso dall?avvocato Giovanni Corporente. Di Bernardo, doveva essere escluso dalla procedura perch? obbiettore di coscienza ed impossibilitato all?uso delle armi, sarebbe privo dei requisiti espressamente richiesti dalla legge per lo svolgimento delle mansioni relative al posto messo a concorso per la mansione d?Agente di Polizia Municipale. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, con sede a Napoli, ha accolto il ricorso presentato da Maria Vendemmia, ritenendolo fondato e per Claudio Di Bernardo, non resta che ricorrere al Consiglio di Stato. Infine, il Comune di Pastorano, ? stato anche condannato a pagare le spese giudiziarie.

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