Medici senza frontiere Uomini da additare

Ha riportato tutta la sua esperienza degli ultimi mesi in Congo, Costa d’Avorio e Afghanistan Gianfranco De Maio, responsabile medico per l’Italia dell’associazione “Medici Senza Frontiere”, durante l’incontro con i soci della Dea Sport Onlus di Bellona. L’incontro, dal titolo emblematico “Utopie sanitarie”, rimandava volutamente al libro omonimo di Rony Brauman, presidente di “Medici Senza Frontiere” dal 1982 al 1994, che affronta le difficili, tragiche situazioni che i volontari di Medici Senza Frontiere si trovano a gestire nel loro impegno quotidiano nei paesi dimenticati da tutti. Paesi popolati da esseri umani che giorno dopo giorno muoiono per le cause pi? svariate. ?Ho voluto raccontare come un medico pu? vivere, molto lontano da qui, esperienze drammatiche ma estremamente arricchenti – ha detto De Maio – Chi come me opera nell’associazione “Medici Senza Frontiere” ha pensato che bisognava distaccarsi dal sistema previsto per vivere il modo di fare medicina in maniera alternativa. Perch? far medicina nelle condizioni che esistono nei paesi poveri, laddove si deve a fare a meno di tutto l’armamentario diagnostico di cui usufruiamo qui in Occidente, in cui non c’? la possibilit? di avere questi tipi di reparti ospedalieri, ci riporta nel passato come modalit? di azione, permettendo per? qualcosa di molto pi? grande: l’umanizzazione della medicina; si ha a che fare, infatti, direttamente con le persone?. Per ulteriori informazioni sulle attivit? dell’associazione “Medici Senza Frontiere”, che ha ricevuto il premio Nobel per la Pace nell’anno 1999, ? possibile consultare il sito internet http://www.medicisenzafrontiere.it

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post
Postato in Senza categoria