Un tasso a spasso per la citt

Nella tarda serata dell’altro ieri alcune telefonate di cittadini segnalavano ai responsabili della Protezione Civile, Servizi Sociali, la presenza di “uno strano animale” che si aggirava dalle parti di Via Matteotti e Via Aldo Moro di Bellona. Il responsabile, facente funzioni della delegazione di Bellona, Paolo Carangelo, dopo avere interpellato un Dirigente nazionale della Protezione Civile, Servizi Sociali, esperto di zoologia, ha deciso di lasciare andare l’animale al suo destino. La descrizione dettagliata fatta dal Carangelo al suddetto esperto di zoologia, non lasciava adito a dubbi: si trattava di un esemplare di tasso, “il pi? grande esponente italiano della famiglia dei Mustelidi”, ha precisato il naturalista. Corpo massiccio, grigio superiormente, zampe e parti ventrali nere e quella inconfondibile maschera facciale a strisce bianche e nere, sono proprie di questo notevole mammifero notturno che i contadini usano chiamare “milogna”. Secondo l’esperto si tratta di un individuo che trova rifugio in qualche boschetto o folta siepe delle campagne circostanti e che nottetempo compie delle incursioni in citt?, forse alla ricerca di cibo. In effetti si tratta di un animale che mangia un po’ di tutto: lombrichi, di cui ? ghiotto, topi, arvicole, carogne, fino a parti vegetali come radici, bulbi, ghiande e frutti in genere. Soggetto ad una caccia accanita dei decenni passati, oggi il tasso ? una specie protetta, minacciata per? ancora da bracconieri senza scrupoli che usano micidiali lacci, nonch? dalla distruzione di habitat forestali adatti dove poter edificare, da ottimo scavatore, la rete di gallerie in cui esso si rifugia durante il giorno e nei periodi pi? freddi della cattiva stagione. Il misterioso animale, che per un breve lasso di tempo ha vivacizzato via Matteotti, dopo essere stato lasciato al suo destino di furtivo nottambulo di periferia, ha fatto perdere le sue tracce. E questa volta, c’? da pensare che i Volontari hanno fatto ben volentieri a meno di mettersi sulle tracce del fuggiasco.

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