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Ritorna in carcere Mario De Lillo, allenatore dell?Atletico Bellona

(Da Il Giornale di Caserta – Giuliana De Vivo) – Ingiurie, pietre e persino una bottiglia di vetro lanciata contro l’arbitro: in manette l’allenatore dell’Atletico Bellona. Gli agenti della Squadra Tifoseria della Digos di Caserta, nella giornata di ieri, hanno stretto le manette ai polsi di Mario De Lillo, il tecnico dell’Atletico Bellona, una squadra di calcio militante in seconda categoria. Motivo dell’arresto: la violenta aggressione posta in essere dal coach nei confronti del direttore di gara, durante la partita che fu disputata nello scorso mese di Marzo tra l’Atletico Bellona e l’Acquaviva Caserta. Teatro dei fatti fu il campo sportivo di via Salvatore Commaia, luogo dove abitualmente si disputano le partite quando l’Acquaviva gioca, come in quell’occasione, in casa. Una partita, quella, che si rivel? particolarmente accesa, anche per uno come De Lillo, che non ? nuovo ad episodi di violenza nel corso di competizioni, e che, proprio per questo, gi? in passato era finito nei guai. In quel particolare episodio, De Lillo, pi? volte invitato dall’arbitro ad abbandonare la panchina, aveva risposto prima con delle pesanti ingiurie nei suoi confronti, poi, completamente fuori di s?, era passato alle vie di fatto, invadendo il campo di gioco e lanciando nella direzione del poveretto alcune pietre e persino una bottiglia di vetro.
Un comportamento che, denotare una evidente pericolosit?, non ? certo un bell’esempio di spirito sportivo, e non tard?, durante quella funesta partita degenerata in vera e propria rissa, a coinvolgere anche, altre persone.
Presi dalla rabbiosa foga del momento, infatti, anche due giocatori della squadra di Bellona, Giuseppe Cafiero e Massimo Amodeo, si scagliarono contro l’arbitro, schiaffeggiandolo alla nuca. A trarre in salvo il poveretto, in un’atmosfera divenuta a quel punto incandescente, furono i dirigenti della squadra locale, che lo aiutarono a rifugiarsi negli spogliatoi e chiamarono anche i carabinieri. Lo sfortunato incontro, naturalmente, a quel punto, venne sospeso, mentre l’arbitro, poco dopo, fin? al pronto soccorso dell’ospedale di Caserta. Naturalmente, dopo quanto accaduto, il malconcio direttore tecnico decise di sporgere denuncia, e scattarono le indagini, dalle quali, visti anche i suoi precedenti, ? emersa la pericolosit? del coach Di LeIlo, il quale, vista la sua facilit? nel venire alle mani durante gli incontri sportivi, ? stato tratto in arresto. A seguito dell’episodio ? emersa anche una responsabilit? di Cafiero e Amodeo, per i quali ? stato fissato un obbligo di dimora nel comune di residenza, per i reati di violenza privata e lesioni personali.

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