Commemorazione 62? anniversario eccidio dei 54 Martiri

Organizzata, dall?ANFIM (Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri), di cui ? presidente l?instancabile prof. Vincenzo Carbone e dall?Amministrazione Comunale diretta dal sindaco dr. Giancarlo Della Cioppa, questa mattina, presso il Mausoleo Ossario, realizzato per ricordare i 54 Martiri di Bellona, ? stato celebrato il 62^ Anniversario dell?eccidio. Dopo la deposizione di due corone di alloro alla lapide che ricorda i Caduti di tutte le guerre, il corteo ha lasciato piazza Umberto I? e, percorrendo Via 54 Martiri, ha raggiunto il luogo dove riposano i resti dei Martiri. Alla Cerimonia ha partecipato l?Amministrazione comunale della Citt?, molti rappresentanti dei comuni limitrofi, Autorit? civili, militari e religiose. La Corona di alloro inviata dal Presidente della Repubblica ? stata deposta dall?Aiutante di Campo, col. Salvatore Camporeale. In rappresentanza del Governo ? intervenuto il Sottosegretario alla Giustizia, sen. Pasquale Giuliano. La provincia era rappresentata dal Presidente On. Sandro De Franciscis. Tra i militari, era presenta anche il maresciallo Virgilio De Tore, direttore del Sacrario militare di Montelungo, nonch? responsabile del Mausoleo Martiri di Bellona. L?arcivescovo di Capua, mons. Bruno Schettino ed il parroco di Bellona, don Antonio Iodice, hanno celebrato la Messa al campo, in suffragio delle vittime, quindi, hanno benedetto, il luogo che vide il sacrificio di 54 innocenti. La mattina del 7 ottobre 1943 il Maggiore della Wermarcht, Hans Sandrock, comandante della postazione di Bellona, ordin? al capitano tedesco Hans Joachim, di mettere in atto una spietata rappresaglia. Catturarono pi? di 200 uomini che furono trattenuti nella cappella di S. Michele: cinque ministri di Dio, studenti, lavoratori, militari, giovani, (fra i quali un dodicenne, Francesco Carusone). La causa della violenta reazione dei militari germanici era scaturita dall?uccisione di un loro soldato avvenuta, alle ore 20.30 del 6 ottobre 1943, in un cortile di via della Vittoria, oggi via 54 Martiri. Era una mattina piovigginosa, quella del 7 ottobre 1943, quando i prigionieri, a gruppi di dieci, furono condotti nei pressi di una cava di tufo dove un mitragliere, nascosto da una siepe, li falciava impietosamente. 54 innocenti cittadini pagarono con la morte una colpa non commessa!

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