Con il suono delle campane sequestrato cantiere ?abusivo?.

Apprezzato il pugno duro mostrato dall?amministrazione Giaquinto. I residenti: ?giustizia ? fatta?
Apposti i sigilli al cantiere da tempo finito nel mirino di ambientalisti e residenti. ?Giustizia ? fatta. Finalmente?. Con questo breve, ma esplicito commento alcuni residenti nell?ambito compreso fra il rione Garibaldi, via Cattabeni e via Roma intendono dare atto all?amministrazione comunale retta dal sindaco Stefano Giaquinto del pugno duro finalmente dimostrato nei confronti dei responsabili di abusi edilizi ritenuti gravissimi perch?, a quanto ? dato sapere, perpetrati in reiterata violazione delle ordinanze di sospensione lavori, annullamento di concessioni edilizie e ripristino dello stato dei luoghi emesse dai preposti funzionari comunali previo accertamento di numerose irregolarit?. A prescindere dalle disquisizioni meramente tecniche, molti residenti erano preoccupati in particolare perch? si sentivano privati del diritto al riposo pomeridiano e notturno, si dice, perch? nel cantiere si lavorava anche nelle ore piccole ed il continuo viavai di grosse autobetoniere comprometteva anche il flusso veicolare sulla gi? intasata strada Sannitica nei pressi di un semaforo, di una curva e di un incrocio dove prima o poi avrebbe potuto scapparci il morto. Non a caso l?altro giorno anche degli amministratori locali sono rimasti lungamente bloccati nel traffico, regolato non da vigili in divisa ma da muratori in mutande, per consentire alle betoniere di vomitare quanto pi? cemento possibile prima che la Forza pubblica intervenisse nuovamente, a quanto appreso su perentorio ordine della segretaria comunale, per sequestrare il cantiere e tutti i mezzi d?opera impegnati in lavori ritenuti non solo abusivi ma anche effettuati in reiterata violazione di espresse ordinanze di ripristino dello stato dei luoghi, cio? di un preesistente aranceto ed altri alberi di alto fusto. Sotto i quali, peraltro, secondo qualche storico, potrebbero esserci i resti di numerosi garibaldini uccisi dai borbonici nel 1860. Anche luned? la polizia municipale aveva fatto irruzione nel cantiere, a quanto appreso con il perentorio ordine di apporvi i sigilli, ma poco dopo il comandante Pietro del Bene e l?agente Sergio De Luca erano usciti con la macchina di servizio per far posto all?ennesima betoniera. Sconcertati i vicini, che osservavano con la coda dell?occhio per timore riverenziale verso una famiglia ritenuta potente, ma, quando molti avevano cominciato a malignare sull?imparzialit? dei preposti, gli agenti sono ripiombati in cantiere, stavolta col maresciallo Francesco Perillo, non a caso detto implacabile, eseguendo l?ordine ricevuto senza lasciarsi andare in disquisizioni tecniche, forse evitabili anche in precedenza se effettivamente di altrui competenza. Immaginabile ora che la controversia si sposti in Tribunale, nella speranza di evitare la convalida del sequestro o almeno di ottenere una proroga, ma ora la gente ? fiduciosa non solo nelle istituzioni ma anche nella Provvidenza perch? quando i Vigili hanno sequestrato il cantiere e notificato ai responsabili delle violazioni il deferimento all?autorit? giudiziaria, molti hanno sentito le campane suonare a distesa. Forse perch? era mezzogiorno, ma per la gente sarebbe comunque un segnale di giustizia fatta. Grazie al pugno duro dell?amministrazione comunale ma da alcuni giorni molti hanno notato al Comune la costante presenza di Fabio Sgueglia: tornato implacabile paladino della legalit? per sostenere anche in tal modo l?azione amministrativa?

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