Altro ergastolo per Biondino.

Sono stati condannati all?ergastolo Francesco Biondino e Luigi Costanzo, primi ad essere imputati nel processo per il duplice omicidio di Tappino e Ciccarelli. Dovranno invece scontare 15 anni di reclusione Salvatore D?Alessandro, 16 anni pi? perdita della podest? genitoriale Dario de Simone e 16 anni e sei mesi Domenico Frascogne. Queste le sentenze decise ieri in Corte di Assise alla presidenza di Buonaiuto, ove hanno visto la totale assoluzione perch? i fatti non sussistono gli altri imputati Domenico Bidognetti, Vincenzo Zagaria, Alfredo Zada, Giacomo D?Aniello e Domenico Cesario. Sentenze che hanno poco attinto alle richieste del Pm Falcone della Dda di Napoli che richiese l?ergastolo anche per Giacomo D?Aniello e Vincenzo Zagaria, mentre chiese 16 anni per Panaro, 13 per D?Alessandro, De Simone e Frascogne, questi ultimi accusati di detenzione abusiva di armi da fuoco, le stesse che avrebbero ucciso Tappino e Ciccarelli. Il duplice omicidio ad opera del clan dei Casalesi fu deciso in seguito al ?tradimento? dei due ex fedelissimi di Schiavone, che decisero di allearsi con il clan rivale De Falco-Quadrano. Da qui la lunga e spietatissima guerra dovuta anche al controllo delle attivit? illecite nella zona industriale tra Trentola-Ducenta e Gricignano D?Aversa, dove per il clan dei Casalesi operava come capozona Dario De Simone. In realt? Giuseppe Quadrano voleva il controllo del territorio per la gestione delle estorsioni e mand? in avanscoperta ?le due new entry? Tappino e Ciccarelli. I due furono uccisi nello stabilimento dell?Italburro, attirati in trappola dal titolare Paolo Cecere, al quale avevano chiesto il pagamento delle tangenti. Nell?ufficio di quest?ultimo per?, i due trovarono ad attenderli i loro killer, che prima li freddarono e successivamente, caricatili su di un?auto, li occultarono in uno dei tanti pozzi delle campagne dell?aversano. L?auto pertanto venne smantellata presso l?officina di Antonio Bamundo, ucciso anch?egli negli ultimi anni. Dopo che gli inquirenti accertarono le dinamiche dell?omicidio aprirono un?ulteriore inchiesta per verificare l?esistenza di taciti rapporti tra l?azienda dell?Italburro e il clan dei Casalesi.

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