Denunciata una 43enne truffatrice.

Carpisce i segreti degli ex ed agisce in barba ai due prosciugando il bancomat prepagato: la incastrano le immagini delle telecamere. Lui 34enne artigiano e lei 27enne impiegata, entrambi di Vitulazio, nel comprensorio ceramico reggiano dove stavano per rimanere vittime di una 43enne avvenente di Caserta che di recente aveva allacciato un rapporto d’amicizia con l’artigiano. I due avevano interrotto la loro storia d’amore ma erano comunque rimasti amici, tanto che lei curava ancora gli introiti derivanti dalle vendite di un azienda di cui il suo ex era rappresentante provvedendo ad accreditargli i relativi introiti su un bancomat prepagato che di volta in volta consegnava al suo ex ragazzo. Una relazione sentimentale interrotta quindi di comune accordo con l’amica di lui che, oltre a prosciugare il bancomat intascandosi oltre 1.200 ?, ha rischiato di minare seriamente l’amicizia comunque rimasta tra i due ex fidanzati che a loro volta si scambiavano reciprocamente le accuse sulla misteriosa scomparsa del bancomat poi azzerato. E mentre i due ex fidanzati davanti agli agenti si accusavano a vicenda, rispettivamente per la mancata consegna del bancomat e per l’illecito prelievo del contante, le indagini supportate dalle riprese video del sistema a circuito chiuso installato nel bancomat oggetto degli indebiti prelievi hanno rivelato che l’autrice materiale dei fatti altri non era che la 43enne di Caserta amica dell’artigiano. Con l’accusa di furto aggravato e indebito utilizzo di carta bancomat, hanno denunciato alla Procura della repubblica presso un’avvenente 43enne ritenuta, per i suoi specifici trascorsi, una sorta di “maga Circe” dell?agro caleno. “Infrange i cuori per spillare i quattrini”, questo rivelerebbero i precedenti di polizia figuranti a carico della 43enne che guarda caso ? tornata prepotentemente alla ribalta nel comprensorio, dove abita a spese di un nuovo amico con cui forse stava per nascere una relazione sentimentale. Lui, l’amica al ristorante e l’ex al telefono chiarivano la situazione all’uomo: la sera gli avrebbe lasciato sulla cassetta postale della sua abitazione il bancomat ricaricabile con relativo codice, onde consentirgli di prelevare gli introiti derivanti dalla vendite di articoli casalinghi di una nota azienda padovana di cui il vitulatino ? rappresentante. Inizialmente i due ex si sono accordati per fare bloccare il bancomat denunciandone immediatamente lo smarrimento, ma successivamente si sono accusati reciprocamente tanto da sporgere denuncia sul mancato ritrovamento e sull’uso illegale del bancomat che risultava essere stato utilizzato per ben tre volte. ncastrata dalle immagini la donna ha cercato di salvarsi in extremis, accusando l’amico di averla incaricata ad effettuare i prelievi: il risultato ? stato che oltre alla denuncia per furto aggravato e indebito utilizzo di carta bancomat si ? aggiunta l’ulteriore denuncia per calunnia ai danni dello stesso artigiano. Non paga, come la migliore truffatrice, ha cercato comprensione nell’amico giustificando il suo gesto nella necessit? di denaro ma ormai era troppo tardi: l’uomo sentendosi preso in giro dall’amica ? rimasto fermo nella sua denuncia ritirando per contro quella che aveva sporto contro l’ignara ex, risultata estranea ai fatti.

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