Ristoratori in fermento per la concorrenza di club e agriturismi che organizzano banchetti per cerimonie
Secondo alcuni esercenti non pagano le tasse, non rispettano le regole e non temono i controlli.
Sul piede di guerra alcuni operatori commerciali e della ristorazione che si ritengono gravemente danneggiati dalla concorrenza, a quanto riferito sleale, di numerosi circoli, club riservati ai soci, titolari di imprese artigianali ed operatori agrituristici che, in totale disprezzo delle regole, grazie alla mancanza di controlli, eserciterebbero una concorrenza spietata nei confronti di chi paga le tasse e deve sottostare a tutte le leggi e controlli sanitari, finanziari ed annonari anche riguardo all?orario di apertura e chiusura che, invece, altri non sarebbero tenuti oppure si guarderebbero bene dall?osservare. Un punto particolarmente dolente consisterebbe nelle cerimonie che diversi operatori agrituristici, ma non solo, organizzerebbero ed accetterebbero, quindi non solo tavolate con oltre cinquanta coperti ma, addirittura, banchetti per battesimi, cresime, prime comunioni e perfino cerimonie nuziali. Come un?azienda agrituristica possa predisporre men? perfino a base di pesce sarebbe interessante capirlo ma, secondo alcuni esercenti che si ritengono danneggiati, ci? ? possibile grazie alla superficialit?, mancanza o, peggio, compiacenza nei controlli atteso che gli operatori agrituristici dovrebbero limitarsi a somministrare quanto prodotto sul proprio fondo e non potrebbero assolutamente servire merce acquistata in macellerie, supermercati, panetterie, cantine e mercati. I loro ospiti, inoltre, dovrebbero contribuire ad approntare la tavola, rimuovere e lavare le stoviglie, mungere, rassettare le stalle e quant?altro occorre alla conduzione aziendale. Il numero dei coperti, inoltre, non pu? essere determinato liberamente dai titolari, ma ? disposto dalla Regione, che certamente non pu? autorizzare in agriturismi l?organizzazione di banchetti nuziali. Altro problema che da qualche tempo assilla gli esercenti ? quello dei club, attivati con i nomi pi? disparati ma che comunque fanno incetta di clienti. In particolare l?indice ? puntato nei confronti di un grosso ?ranch? che sarebbe stato aperto da poco nei pressi di Cesarano, a quanto pare aperto senz?alcuna autorizzazione che poi sarebbe stata frettolosamente concessa in seguito alla presenza di numerosi politici durante la campagna elettorale. Insomma s?invocano controlli sull?operato e sul rispetto delle regole, anche sull?orario di apertura degli artigiani, prima che la situazione degeneri costringendo al tracollo gli operatori regolari o trasformando le campagne di Caiazzo in succursali dell?agro aversano in cui secondo la solita leggenda ognuno fa leggi per s?.