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In ricordo del suicidio di Sabrina Cerrone

Sono trascorsi 14 anni dalla scomparsa di Sabrina Cerrone una sedicenne di Camigliano che nel 1991, si lanci? nel vuoto dal quarto piano della sua abitazione in contrada San Martino. Volle porre fine alla sua giovane vita perch? non riusc? ad accettare alcune vicissitudini familiari che, purtroppo, la vita le riserv?. Ancor oggi il suo ricordo suscita tanta commozione fra coloro che la conobbero. A soffrire di pi?, per la sua mancanza, ? sua mamma che, dal giorno dell?addio di Sabrina, non riesce a trovare momenti di rassegnazione. ?Sabrina era la mia vita, la mia gioia, la mia serenit?? ci ha detto affranta la povera donna, che non tralascia di recarsi al cimitero per un muto colloquio presso la tomba che custodisce i resti della cara figliola. La giovane, dimenticata da tutti, ha inteso lasciare un messaggio andando in sogno al cugino Simeone il quale, per la sua tenera et?, non ricorda Sabrina. E? stato un sogno che ha sconvolto il giovane studente di un istituto tecnico. Un sogno durante il quale, ha raccontato Simeone alla zia, si ? svolto un colloquio che egli, in seguito, riusciva, tra i singhiozzi, a trascrivere su un foglio di carta intriso di lacrime. Un monologo attraverso il quale la giovane afferma di essere stata dimenticata da tutti, ad eccezione della madre. ?A volte la vita, si legge nel messaggio, appare come un?illusione e ti porta a fare degli sbagli che nemmeno tu sai a cosa servono. Questi sbagli per? non nascono in fretta, ma con l?iniziativa di alcune persone che li fanno nascere e crescere di giorno in giorno senza mai accorgersene. Queste persone vanno affrontate e combattute, tanto da fargli capire che nel mondo esiste del bene, ma soprattutto del vero amore. Di questa breve vita e di questo amore non si sa anche se rimarr? solo e sempre un mistero. In quei giorni credo tante affermazioni della gente nel nulla solo perch? non si sono trovate a viverle; credo che ci sia stato tanto pianto e tanta angoscia per qualcuno, ma con la speranza di vivere non dimenticando. C?? anche chi ha dimenticato e chi per altri motivi fa finta di dimenticare solo perch? pensa che sia stata una scelta di vita e non un fine per qualcuno che, ancora oggi, vive nel benessere e nella libert?, ma avendo alle spalle un peccato da scontare. Solo cos? poteva finire?.. Dopo essermi convinta ecco che sono riuscita ad abbandonare il piccolo Simeone tra le mani di qualcuno, facendo in fretta e salendo le scale fino ad arrivare al quarto piano per prendere un qualcosa e scivolare gi?. Dopo questo breve tratto non ricordo pi? nulla solo perch? i miei occhi si sono spenti ed il cuore mi ha abbandonata. Ricordo solo che eri un bambino di appena quattro anni ma ora che sei grande cerca di non abbandonarmi pure tu?.

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