Rissa sedata per evitare il peggio.

Era da poco terminata la festa di compleanno in una famiglia bellonese quando, in strada, scoppiava una furibonda lite tra due albanesi e due amici del festeggiato. Nell?interrato tutto procedeva nel migliore dei modi: ballavano allegramente e, ad intervalli, gustavano le leccornie acquistate nella locale pasticceria. Allo scoccare della mezzanotte gli invitati alzano i calici per augurare al festeggiato: ?Cento di questi giorni!? Ma la festa subisce un inatteso risvolto. Appena giunti in strada, i due albanesi sono aggrediti da altri ospiti. Cominciano a volare pugni e calci all?impazzata e le urla delle donne, richiamano l?attenzione di altri invitati che intervengono per sedare la furibonda lite. Il provvido intervento si rivela di estrema utilit? poich?, i due albanesi accennavano ad usare i coltelli per colpire i loro avversari. Dal gruppo si staccavano altri amici e i due extracomunitari, intuito il peggio, se la davano a gambe scomparendo nell?oscurit? della notte. In seguito, durante un colloquio chiarificatore, si ? saputo che la lite era scaturita dai continui ed invitanti sguardi che i due albanesi indirizzavano alle ragazze del gruppo. Queste ultime, poco riflessive, commettono l?errore di informare i loro uomini che decidono di punire gli stranieri al termine della festa. Il festeggiato, informato dell?accaduto, inveiva contro gli amici italiani per la loro inattesa reazione, che avrebbe potuto creare scomode conseguenze, e ringraziava ?i pacieri? che, con il loro intervento evitavano una ?notte di sangue?

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