Disavventura di un correntista

Disavventura di una coppia bellonese che, anni addietro, decise di aprire un conto corrente postale. Quando fu raggiunto lo scopo, versarono sul conto un assegno da quattro milioni delle vecchie lire. Dopo un periodo di normale attesa, la cifra fu prelevata per far fronte alle esigenze familiari. Fin qui tutto tranquillo tra la soddisfazione dei due correntisti bellonesi. Non sapevano cosa li attendeva! Ebbene, al primo invio del saldo trimestrale notano che sul loro conto, non solo non avevano pi? il saldo di centocinquantamila lire versate, ma, addirittura risultava un vincolo di quattro milioni delle vecchie lire. La coppia si rec? nel locale ufficio postale e, da allora inizi? un interminabile calvario. Venne informata di contattare la sede provinciale di Caserta, poi di Roma ed infine quella del CUAS di Firenze. Mai una risposta ed i suoi soldi svanivano nel nulla. La coppia riferisce che presso l?agenzia di Bellona dell?Ente Poste spa, si ? formato un voluminoso dossier ma non riesce ad ottenere nulla di concreto. Non solo non pu? utilizzare il conto corrente ma, ogni qual volta effettua un versamento, si vede decurtare l?intera somma. Infine per ironia della sorte, alla coppia ? pervenuta la seguente lettera: ?La informiamo che il suo Conto BancoPosta alla fine dello scorso mese aveva un saldo negativo. Al riguardo, le ricordiamo che il Conto BancoPosta non pu? presentare saldi negativi ossia non pu? ?andare in rosso?. Pertanto, ? necessario che sul conto vi siano sempre le somme sufficienti a far fronte agli ordini e agli impegni di pagamento. In aggiunta alle operazioni da lei effettuate, le ricordiamo che nei mesi di aprile, luglio, ottobre e gennaio i conti sono addebitati di 6,39 euro relativi alla quota trimestrale dell’imposta di bollo dovuta per legge, mentre a gennaio vengono regolate le spese di tenuta conto. Alla luce di quanto sopra, la invitiamo a verificare il suo saldo attuale e, se necessario, a recarsi quanto prima presso il suo ufficio postale per effettuare un versamento e ripianare cos? l’eventuale saldo negativo ancora esistente?. ?Insomma, ci riferisce la coppia, i soldi svaniscono, l?Ente Poste, oltre ad infischiarsene della nostra posizione, non provvede a regolare il tutto, anzi, preleva, dal conto corrente e poi manda a chiedere altri soldi. A quale Santo dobbiamo rivolgerci per ottenere giustizia??

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